Nella nostra idea di orto il suolo è tutto. Per preservare il suolo, mantenerlo vivo e continuare ad alimentarlo, abbiamo già programmato le rotazioni delle colture nell’orto fino al 2033.
Guardiamo ogni singola pianta, studiamo le sue necessità e valutiamo i suoi “consumi” in termini di elementi nutritivi del terreno, per evitare che il suolo si impoverisca.
In base a questo organizziamo la rotazione delle coltivazioni nelle 84 aiuole che compongono il nostro orto. Con uno sguardo complessivo che ci permetta di preservare il suolo.
Laddove coltiviamo una pianta che è un forte consumatore di elementi nutrivi del terreno (come può essere un pomodoro), poi pianteremo un debole consumatore e integreremo dove necessario con un compost puntualizzato.
Laddove c’era un debole consumatore, pianteremo un medio consumatore e così via, procedendo con una rotazione che tenga conto della singola aiuola così come della piazzola e dell’orto nella sua interezza. In modo che ogni 4 anni sia previsto un anno di riposo per ogni aiuola, aiutata con sovesci ad hoc per recuperare.